Quali sono le tecniche e gli strumenti dell’orientatore?

Cosa sono e perché le tecniche e gli strumenti dell’orientatore sono importanti

Definizioni di tecniche e strumenti dell’orientatore

Questo articolo ti spiega quali sono le tecniche e gli strumenti dell’orientatore e il motivo della loro importanza.

Inizio con una definizione: Le tecniche dell’orientatore sono indicazioni operative su come svolgere le attività tipiche della sua professione, ad esempio svolgere un colloquio o aiutare una persona impegnata nella ricerca di lavoro.

Gli strumenti dell’orientatore sono invece le schede egli  altri materiali che l’orientatore utilizza nell’attività coi suoi utenti.

Perché tecniche e strumenti sono importanti per l’orientatore

Senza tecniche specifiche, l’operatore di orientamento in alcuni casi non sarà in grado di erogare determinati servizi (ad esempio un bilancio di competenze) e in altri casi (ad esempio nel colloquio di orientamento) lavorerà d’impulso, affidandosi alla sua intuizione e/o al suo buonsenso.

Le tecniche efficaci sono frutto dell’esperienza di centinaia o migliaia di operatori, perciò assicurano la correttezza e l’efficacia del lavoro dell’orientatore. Imparare sul campo comporta invece un processo di apprendimento molto più lungo e molti errori. Questo è il motivo per cui consiglio, a chi vuole lavorare nell’orientamento e a chi già ci lavora basandosi sull’intuito, di seguire una formazione specifica sulle tecniche dell’orientamento, come quella del mio Master in Orientamento degli adulti.

La differenza fra tecniche e strumenti

Approfondisco la distinzione fra tecniche dell’orientatore e strumenti dell’orientatore.

La tecnica è un modo standardizzato di fare una determinata cosa, mentre lo strumento è un oggetto che aiuta a farla.

Ad esempio se taglio una mela con un coltello, dividere la mela in 4 spicchi e poi sbucciare singolarmente ciascuno spicchio è una tecnica, mentre lo strumento in questo caso è il coltello. Nell’orientamento, gli strumenti vengono anche chiamati materiali.

Nell’orientamento, il bilancio di competenze è una tecnica, perché svolgere un bilancio di competenze segue una serie di fasi predeterminate, ad esempio c’è una prima fase dedicata all’analisi delle capacità e aspirazioni dell’utente e una seconda fase dedicata all’individuazione delle professioni che sono coerenti con le caratteristiche emerse nella fase uno. E ugualmente, posso svolgere l’analisi delle caratteristiche personali con tecniche diverse, ad esempio con la tecnica star, che consiste nel chiedere alla persona di raccontare un episodio dove ha dato buona prova si sé seguendo una traccia predeterminata. Le schede di autoanalisi che uso nel bilancio, al contrario, sono gli strumenti, perché sono oggetti.

Per lavorare bene, l’orientatore ha necessità sia di tecniche che di strumenti.

Le tecniche dell’orientatore

L’orientatore ad esempio userà le tecniche che spiego di seguito:

  • tecniche di colloquio per l’orientamento
  • tecniche per la realizzazione di bilanci di competenze
  • tecniche per l’analisi del bisogno orientativo
  • tecniche di analisi delle caratteristiche personali
  • tecniche per l’individuazione e analisi dei profili professionali
  • tecniche per la stesura del piano d’azione
  • tecniche di motivazione dell’utente
  • tecniche per la programmazione e il monitoraggio della ricerca di lavoro
  • tecniche espressive
  • tecniche per la gestione dei gruppi.

Vediamole adesso in dettaglio.

Tecniche di colloquio per l’orientamento

L’orientatore deve usare tecniche di colloquio che gli permettono di mettere a suo agio l’utente, creare una relazione, accompagnarlo nella realizzazione di un piano d’azine. Vedi Come condurre un colloquio di orientamento?

Tecniche per la realizzazione del bilancio di competenze

Il bilancio di competenze è uno dei servizi dell’orientamento e va condotto seguendo delle fasi prestabilite. In ogni fase l’operatore deve ottenere determinati risultati. Ad esempio al termine della fase di esplorazione delle risorse personali l’orientatore deve essere in grado di redigere un profilo di sintesi che evidenzi le più importanti capacità e aspirazioni dell’utente.  L’orientatore deve così padroneggiare tecniche che gli permettono di svolgere il bilancio nelle diverse fasi e ottenere i risultati desiderati.  Vedi Il bilancio di competenze, tutto quello che devi sapere

Master in Orientamento degli adulti
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Tecniche per l’analisi del bisogno orientativo

L’orientatore deve essere in grado di valutare qual è il bisogno orientativo di ogni utente con cui lavora. Questa analisi viene fatta con determinate tecniche nei primi minuti del colloquio. Solo dopo aver individuato il bisogno orientativo l’orientatore è in grado di lavorare sul problema di ciascun utente. Vedi Quali sono e come gestire i 3 principali problemi di consulenza di orientamento-

Tecniche di analisi delle caratteristiche personali

L’orientatore deve essere in grado di esplicitare le caratteristiche personali rilevanti per le scelte professionali e formative. Anche questo compito viene facilitato dall’utilizzo di tecniche apposite.

Tecniche per l’individuazione e analisi dei profili professionali

I profili professionali sono descrizioni di professioni. Vedi Profili e repertori professionali. Dove trovarli su internet. Esistono delle tecniche specifiche per individuare profili professionali che sono coerenti con le caratteristiche personali di ciascuno dei nostri utenti.

Tecniche per la stesura del piano d’azione

Il piano d’azione è una descrizione scritta delle azioni che il nostro utente intende fare per raggiungere i risultati desiderati. Anche in questo caso esistono tecniche che permettono di mettere a punto piani d’azione dettagliati e che poi l’utente realizzerà.

Tecniche di motivazione dell’utente

Alcuni dei nostri utenti arrivano ai colloqui già ben motivati, d esempio a fare una ricerca di lavoro. Altri utenti invece sono demoralizzati. Esistono tecniche che permettono di ridurre le possibilità di demoralizzazione e di attivare l’utente.

Tecniche per la programmazione e il monitoraggio della ricerca di lavoro

Il monitoraggio, cioè il controllo continuato nel tempo, aumenta l’efficacia della ricerca di lavoro. Anche in questo caso, grazie all’esperienza degli orientatori sono state messe a punto delle metodologie che rendono questo compito più agevole ed efficace.

Tecniche espressive

Le tecniche espressive utilizzano disegni, immagini, frasi per svolgere attività di orientamento. Ovviamente ognuno di questi strumenti richiede una tecnica specifica. Vedi il mio corso a distanza Le tecniche espressive per l’orientamento.

Tecniche per la gestione dei gruppi

Alcune di attività di orientamento sono svolte con piccoli gruppi. Se lavori o vuoi lavorare con piccoli gruppi di utenti, ad esempio in corsi sulla ricerca attiva di lavoro, devi conoscere le tecniche di conduzione d’aula.

Gli strumenti dell’orientatore

Alcune tecniche funzionano meglio se l’operatore dispone di strumenti specifici. Tornando al nostro esempio iniziale, posso mangiare una mela anche a morsi, mordendo progressivamente la polpa fino ad arrivare al torsolo, ma se ho un coltello a disposizione è più agevole dividerla a spicchi e sbucciarli uno a uno.

Tornando all’orientamento, l’autoanalisi delle caratteristiche personali è ad esempio molto più efficace se l’operatore di orientamento dispone di schede con elenchi di caratteristiche personali da far scegliere all’utente / cliente. E ugualmente, i piani d’azione risultano più efficaci se vengono scritti riempiendo una scheda invece che solo a parole.

Perciò l’operatore di orientamento avrà necessità non solo di tecniche, ma anche di strumenti che permettono di utilizzarle al meglio. Gli strumenti dell’orientatore possono essere:

  • Schede di autoanalisi
  • Schede con modelli di CV, messaggio di accompagnamento, volantino, biglietto da visita
  • Schede per l’approfondimento di profili professionali
  • Schede per la definizione della professione obiettivo
  • Schede con analisi di casi orientativi
  • Schede con domande che facilitano la riflessione su temi orientativi (ad esempio sui criteri di scelta, sull’esperienza di studio, sull’esperienza lavorativa, etc.)
  • Schede con materiale informativo da distribuire agli utenti contenenti informazioni orientative (a seconda dei casi si tratterà di informazioni relative a profili professionali, percorsi educativi, universitari e formativi, tecniche di ricerca di lavoro, normativa del lavoro, informazioni sui trend e gli attori del mercato del lavoro locale e nazionale)
  • Siti contenenti informazioni orientative

Il mio Master in Orientamento degli adulti ti fornisce un ricco campionario di schede da usare nella tua attività di orientamento.

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Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Leggi Informativa privacy, cookie policy e copyright.

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