Orientamento Scolastico: obiettivi e benefici

L'Orientamento scolastico
L’Orientamento scolastico

Perché l’orientamento a scuola è importante

L’orientamento a scuola svolge un ruolo cruciale nell’aiutare gli studenti a prendere decisioni informate riguardo al proprio percorso educativo e, in prospettiva, alla scelta di una professione. Attraverso obiettivi mirati come la scoperta e lo sviluppo delle proprie abilità, l’informazione sulle possibilità formative e professionali, il supporto durante le transizioni educative, lo sviluppo delle competenze personali e professionali, l’orientamento scolastico offre agli studenti le risorse necessarie per prendere decisioni informate e costruire un percorso di successo.

In questo articolo, esploreremo l’importanza dell’orientamento scolastico e i suoi benefici. Vedremo inoltre quali sono le principali attività di orientamento scolastico. Infine, vedremo quali sono i principali errori sistematici nelle scelte scolastiche. Per un approfondimento sull’orientatore scolastico vedi il mio articolo L’Orientatore Scolastico: compiti, conoscenze e capacità.

La scelta consapevole

L’orientamento a scuola è importante perché aiuta gli studenti a prendere decisioni consapevoli riguardo al proprio percorso educativo. Attraverso le attività di orientamento scolastico, ad esempio sessioni di consulenza individuali, attività educative e eventualmente test di valutazione delle abilità e degli interessi, gli studenti acquisiscono una comprensione più approfondita di sé stessi, delle proprie preferenze e delle proprie capacità. Ciò permette loro di esplorare le opzioni educative disponibili e prendere decisioni che siano allineate con i loro obiettivi e le loro aspirazioni future.

Orientamento alle opportunità educative e professionali

L’orientamento a scuola è fondamentale per fornire agli studenti informazioni dettagliate sulle opportunità educative e professionali disponibili. Attraverso attività di orientamento come incontri informativi, visite a istituzioni educative, guide e siti informativi, gli studenti possono esplorare una vasta gamma di percorsi di studio e professioni. Questo aiuta gli studenti a comprendere le possibilità che hanno a  disposizione e a fare scelte che corrispondano ai loro interessi e alle loro aspirazioni.

Corso Orientamento scolastico
Corso Orientamento scolastico

Preparazione per le sfide future

Un altro beneficio dell’orientamento a scuola è che prepara gli studenti ad affrontare le sfide future. Attraverso la didattica orientativa, workshop dedicati e attività orientative extracurriculari gli studenti acquisiscono competenze trasversali come il problem solving, la comunicazione efficace e la gestione del tempo. Queste competenze sono essenziali per affrontare l’istruzione superiore e il mondo del lavoro.

Riduzione del tasso di abbandono scolastico

Un altro effetto positivo dell’orientamento a scuola è la riduzione del tasso di abbandono scolastico. Quando gli studenti sono guidati attraverso un processo di orientamento ben strutturato, hanno una visione più chiara delle proprie aspirazioni e dei passi necessari per raggiungerle. Possono inoltre ricevere sostegno nei momenti di difficoltà. Ciò rende meno probabile l’abbandono degli studi e fare scelte educative non coerenti con le loro capacità e aspirazioni.

Miglioramento delle prospettive di carriera

L’orientamento a scuola gioca un ruolo cruciale nel migliorare le prospettive di carriera degli studenti. Fornendo loro informazioni sulle diverse professioni, sulle competenze richieste e sulle opportunità di formazione, le attività dell’orientamento scolastico aiutano gli studenti a prendere decisioni informate sulla scelta del percorso di studio più adatto alle loro ambizioni professionali.

Il processo della scelta scolastica

Il processo della scelta scolastica richiede vari passaggi e condizioni:

  1. Conoscere le proprie capacità e aspirazioni. Per poter scegliere un percorso scolastico o universitario è necessario avere chiaro in quali materie si riesce meglio e quali sono le materie che piacciono di più
  2. Conoscere gli indirizzi di studio e le professioni collegate. Non è possibile scegliere qualcosa della cui conoscenza non si è al corrente. Per poter scegliere fra i vari percorsi scolastici è necessario conoscere almeno grandi linee gli indirizzi di studio disponibili
  3. Sentirsi in grado di scegliere. Scegliere un percorso di studi richiede un livello minimo di capacità decisionali che non tutti gli studenti hanno. L’orientamento scolastico aiuta così gli studenti anche a sviluppare capacità decisionali
  4. Essere in grado di scegliere. Gli psicologi ci dicono che le nostre scelte possono essere influenzati da errori cognitivi, ad esempio l’effetto di ancoraggio o l’effetto di desiderabilità sociale (vedi dopo). Per poter scegliere correttamente, è necessario essere coscienti e neutralizzare i principali bias cognitivi che possono verificarsi nelle scelte scolastiche.

Gli operatori di orientamento scolastico lavorano, in modo più o meno approfondito, sui diversi punti. Vedi il mio articolo L’Orientatore Scolastico: compiti, conoscenze e capacità.

Gli operatori di orientamento e gli insegnanti possono inoltre lavorare sullo sviluppo delle competenze trasversali.

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Possibili fonti di errore sistematico (bias) nelle scelte scolastiche

Negli ultimi 10 anni, in particolare dalla pubblicazione nel 2012 del saggio Pensieri lenti e veloci del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman si è diffusa ulteriormente la consapevolezza che le nostre scelte non avvengono sempre in modo razionale, ma sono soggette a numerosi bias.

Qui di seguito descrivo alcuni errori sistematici che possono verificarsi nelle scelte scolastiche che gli orientatori scolastici dovrebbero conoscere e essere in grado di neutralizzare.

Effetto ancoraggio

Questo bias si verifica quando si attribuisce un peso eccessivo alla prima informazione ricevuta (l’ancora) nel processo decisionale. Questo può influenzare la valutazione delle opzioni successive e portare a una decisione distorta. Nelle scelte scolastiche possiamo avere ad esempio una chiusura cognitiva dello studente all’acquisizione di ulteriori informazioni sugli indirizzi scolastici una volta che ha ricevuto una prima informazione frammentaria.

Effetto conferma

L’effetto conferma si verifica quando si tende a cercare, interpretare e dare più peso alle informazioni che confermano le nostre convinzioni preesistenti. Ciò può portare a ignorare o minimizzare le informazioni contrastanti, limitando così la nostra capacità di considerare obiettivamente le alternative. Nelle scelte scolastiche questo effetto può portare lo studente a ignorare informazioni sulle scarse possibilità di lavoro offerte da determinati indirizzi di studio.

Effetto di conformità sociale

L’effetto di conformità sociale si verifica quando gli individui tendono a conformarsi alle opinioni o alle scelte degli altri, spesso per evitare l’opposizione o l’emarginazione sociale. Nei contesti scolastici, questo bias può influenzare le scelte degli studenti, poiché potrebbero essere influenzati dalle aspettative dei genitori, degli amici o della società, piuttosto che seguire le proprie inclinazioni personali. Ad esempio uno studente potrebbe scegliere un determinato percorso di studi perché rivolto alla professione di uno dei genitori o evitare determinati percorsi di studio sulla base di una preferenza di genere.

Effetto della popolarità o prestigio

Questo bias si verifica quando gli studenti sono influenzati dalla popolarità o dal prestigio di determinate scuole o programmi educativi, piuttosto che valutare obiettivamente le opportunità offerte da diverse opzioni. Ciò può portare a una scelta basata sull’immagine o sulla reputazione di un’istituzione piuttosto che sulla sua adatta corrispondenza con le esigenze e le mete personali. Ad esempio uno studente che ha interessi e capacità in ambito tecnico potrebbe scegliere un liceo invece che una scuola tecnica.

Effetto dell’autovalutazione distorta

Gli studenti possono essere soggetti a un bias di autovalutazione distorta, sopravvalutando o sottostimando le proprie abilità e competenze. Questo può influire sulla scelta di programmi o percorsi di studio in cui si sentono sovrastimati o sottostimati, portando a una decisione non ottimale per il loro sviluppo personale ed educativo.

Effetto dell’incertezza

L’incertezza può causare ansia e indecisione negli studenti, portandoli a prendere decisioni basate sulla riduzione della loro ansia piuttosto che sull’analisi razionale delle opzioni disponibili. Ciò potrebbe portare a scelte conservative o a evitare opzioni che potrebbero comportare un maggior rischio o sforzo.

I soggetti coinvolti nell’orientamento scolastico

Gli studenti

Gli studenti sono ovviamente parte in causa perché la scelta è relativa alla loro vita e influenzerà i loro livelli di benessere e di riuscita scolastica e, in prospettiva, la loro facilità di inserimento nel mondo del lavoro e i loro livelli di reddito.

Gli insegnanti

Gli insegnanti sono coinvolti nell’orientamento perché al consiglio di classe è richiesto di scrivere il consiglio orientativo, di indicare, cioè, quale scuola ritengono più adatta a ciascuno studente. Il consiglio orientativo, che in Italia non ha un valore prescrittivo, viene formulato sulla base dei risultati ottenuti dallo studente e delle sue caratteristiche più generali evidenziatesi durante il percorso scolastico.

I genitori

L’aiuto alla scelta e la supervisione della scelta operata dai propri figli rientra fra i compiti educativi e le responsabilità della famiglia. Alcune famiglie sono indifferenti o felici di delegare in toto al figlio o alla scuola; altri genitori invece vogliono giustamente essere parte in causa. In questi casi l’attività dell’orientatore sarà rivolta anche ai genitori, ad esempio con incontri dedicati o colloqui individuali. Per l’orientatore, il coinvolgimento della famiglia comporta un lavoro aggiuntivo; in alcuni casi inoltre anche i genitori sono soggetti a errori nei criteri di scelta, ad esempio all’errore della popolarità o del prestigio (vedi il mio articolo citato sopra).

L’orientatore

L’orientatore è la figura specializzata che si occupa di rispondere alle principali necessità orientative degli studenti. Con le recenti Linee guida sull’orientamento il Ministro Valditara ha aggiunto alla figura dell’orientatore, già presente nelle scuole, quella del docente tutor che si occupa di orientamento. La divisione dei compiti fra questi due ruoli al momento non è chiara.

Scuole e università

Le scuole e le università organizzato attività di orientamento per i propri studenti e per possibili studenti, seguendo le linee guida del Ministero dell’istruzione.

Il Ministero dell’istruzione

Il Ministero dell’istruzione e del merito è il soggetto istituzionale che decide e coordina le attività di orientamento all’interno di scuole e università. Si occupa inoltre della formazione degli insegnanti che si occupano di orientamento.

Altri soggetti

Gli altri soggetti coinvolti nell’orientamento scolastico sono ad esempio organizzazioni locali (imprese, enti no profit, enti pubblici) che partecipano a iniziative di orientamento o accettano giovani in orientamento che partecipano al PCTO, e inoltre associazioni di categoria e sindacali che sono coinvolte dal Ministero dell’istruzione nell’elaborazione delle politiche per l’orientamento. Le associazioni di imprenditori a livello nazionale sono interessate all’orientamento perché l’orientamento contribuisce a soddisfare il loro bisogno di figure professionali.

Le principali attività di orientamento scolastico

L’orientamento in uscita

L’orientamento in uscita è quella attività di orientamento fatta a studenti al termine di un ciclo di studi. Ad esempio l’orientamento in uscita può essere fatto con studenti di terza media o di quinta della media superiore, oppure al termine di un corso di laurea o di dottorato. L’orientamento in uscita ha lo scopo di facilitare le decisioni di natura formativa o, al termine delle superiori e dell’università anche decisioni di natura professionale.

Si parla di orientamento in uscita quando l’orientamento è fatto dall’istituzione educativa al cui interno si trova lo studente. Così una scuola media superiore chiamerà orientamento in uscita le attività di orientamento organizzate direttamente con gli studenti del quinto anno.

Al contrario, personale dell’università che fa attività di orientamento verso possibili studenti parlerà di orientamento in entrata.

Una componente importante dell’orientamento in uscita è l’informazione su quelle che sono le possibilità di studi ulteriori o di lavoro. In genere queste informazioni vengono fornite grazie a siti internet, materiale a stampa, video, incontri di gruppo.

Alcuni studenti possono avere necessità di colloqui individuali perché ad esempio non riescono a elaborare direttamente le informazioni fornite o sono indecisi.

In genere le attività di orientamento in uscita sono svolte da insegnanti.

Esempi di orientamento in uscita

Il Liceo Savi di Viterbo organizza ad esempio le seguenti attività di orientamento in uscita:

  • apertura corso Classroom dedicato alle classi quinte del nostro istituto dove verranno pubblicate tutte le notizie inerenti le proposte degli Atenei, degli I.T.S., delle Forze Armate, nonché tutte le opportunità e le iniziative per effettuare una scelta post diploma consapevole;
  • somministrazione di un questionario sulle intenzioni post diploma dei ragazzi delle quinte e sulle loro richieste di informazioni;
  • organizzazione di incontri sull’offerta formativa dell’ UNITUS, di altri Atenei e degli ITS;
  • organizzazione incontri informativi sui concorsi delle Forze armate;
  • incontri su manifestazione di interesse da parte dei ragazzi con:
    Ordine dei Dottori Commercialisti su un tema da concordare
    Ordine degli Avvocati su un tema da concordare
    Ordine dei Consulenti del Lavoro sul “Colloquio di lavoro e il CV”
    Associazioni di volontariato
  • Incontri con ex alunni che presenteranno le loro esperienze post-diploma
    project work con i Dipartimenti UNITUS;
  • partecipazione a eventi utili per la scelta del percorso post diploma (ad es. Campus Orienta)
  • progetto AlmaDiploma-AlmaOrienta

L’orientamento in entrata

L’orientamento in entrata è l’insieme delle attività di orientamento verso possibili studenti o neostudenti svolto dalla loro nuova istituzione educativa.

Esempi di orientamento in entrata

Troviamo ad esempio un elenco di attività di orientamento in entrata sul sito del Liceo Leonardo da Vinci di Terracina. Il Liceo organizza le seguenti attività di orientamento in entrata:

  • Attività di Orientamento sul territorio attraverso l’utilizzo di manifesti pubblicitari, brochure, DVD e prodotti informatici appositamente preparati per illustrare le caratteristiche dell’Istituto ed i piani di studio; incontri presso gli Istituti di scuola secondaria di I grado (scuola media) a cura di docenti del Liceo, eventualmente con studenti da essi accompagnati;
  • Visite da parte di classi di scuola secondaria di I grado (scuola media) nel nostro Istituto;
  • Incontri propedeutici tra i Docenti Referenti dell’Orientamento dei due gradi di scuola secondaria con lo scopo di raccogliere indicazioni, confrontare i piani di studio e pianificare, ove possibile, gli esiti di uscita della scuola secondaria di I grado (scuola media) con gli esiti attesi dell’Istituto in ingresso;
  • Realizzazione di attività finalizzate alla continuità con la scuola secondaria di 1°grado, organizzandole per aree disciplinari;
  • Presentazione a studenti delle classi conclusive della secondaria di I grado (scuola media), di lezioni tenute da parte di docenti dell’Istituto, su argomenti afferenti le discipline oggetto di studio nel Liceo;
  • Open Day: giornate dedicate all’orientamento per gli alunni della scuola secondaria di I grado (scuola media) e per le loro famiglie;
  • Cultura classica: attivazione di corsi cultura classica, greca e latina, per la conoscenza del mondo classico indirizzati agli Studenti della scuola secondaria di I grado (scuola media) che hanno presentato domanda di iscrizione al Liceo Classico;
  • Accoglienza classi prime attraverso attività specifiche e l’assistenza di uno Psicologo.

L’orientamento in itinere

L’orientamento in itinere è l’insieme delle attività di orientamento rivolto agli studenti che sono all’interno di un percorso formativo. Viene svolto quando il percorso formativo richiede di scegliere fra indirizzi diversi oppure con studenti che manifestano difficoltà di apprendimento. Gli obiettivi dell’orientamento in itinere sono ben spiegati dalla definizione sul sito dell’Università di Trieste:

L’orientamento in itinere mira a contenere il fenomeno della dispersione e dell’abbandono, del ritardo e del divario tra la durata normale e la durata reale del percorso di studio, eliminando, o comunque riducendo, gli ostacoli che impediscono una proficua frequenza. 

Nell’orientamento in itinere rientrano però anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro.

Un esempio interessante di attività di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita è offerto dalla pubblicazione Manuale delle attività di orientamento in ingresso e in itinere, di introduzione e accompagnamento al mondo del lavoro, di internazionalizzazione della didattica ed altri servizi, edizione 2022.

Per altre definizioni sull’orientamento vedi il mio articolo Orientamento. Tutte le definizioni.

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

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