Perché abbiamo bisogno di velocità nel processo legislativo
Nel mondo contemporaneo, l’efficienza del processo legislativo incide profondamente sulla capacità di un Paese di rispondere rapidamente ai cambiamenti sociali, economici e politici. In questo articolo esploreremo le differenze tra il processo legislativo in Italia e quello nel Regno Unito, evidenziando la maggiore lentezza italiana attraverso l’analisi di esempi concreti come la Brexit e la riforma del processo civile italiano.
1. Strutture istituzionali a confronto
Regno Unito: monarchia parlamentare con sistema maggioritario. Il Parlamento è composto dalla Camera dei Comuni (elettiva) e dalla Camera dei Lord (non elettiva). Il sistema elettorale maggioritario tende a garantire una solida maggioranza parlamentare al governo in carica.
Italia: repubblica parlamentare con sistema proporzionale o semi-proporzionale. Il Parlamento è bicamerale perfetto: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica hanno gli stessi poteri. I governi italiani sono spesso frutto di coalizioni politiche eterogenee, che rendono ogni scelta un terreno di faticose trattative.
Effetto pratico: nel Regno Unito il governo ha un controllo diretto sull’agenda legislativa, mentre in Italia il processo è costantemente frenato dalla necessità di mediare perché spesso in Italia il sistema di voto non assicura maggioranze solide.
UK: il percorso di una legge è più lineare: presentazione, analisi dettagliata, dibattito, approvazione alla Camera dei Comuni, passaggio alla Camera dei Lord, eventuali proposte di emendamenti, ma senza possibilità di bloccare la legge, approvazione finale alla Camera dei Comuni. I tempi sono flessibili e spesso rapidi (poche settimane o pochi mesi) se il governo vuole spingere una legge.
Italia: la legge deve passare due volte (Camera e Senato) e deve essere approvata nello stesso identico testo (bicameralismo perfetto). Se ci sono modifiche, il testo rimbalza avanti e indietro tra Camera e Senato, a volte per anni, poi se cade il Governo il processo deve ricominciare da capo.
Ruolo delle camere alte
UK: la Camera dei Lord può proporre emendamenti, ma non ha il potere di bloccare definitivamente una legge. Se la Camera dei Comuni insiste, la legge passa comunque.
Italia: Senato e Camera hanno gli stessi poteri. Il Senato può bloccare o modificare qualunque legge, obbligando un nuovo passaggio alla Camera.
Cultura politica
UK: forte cultura di “governo del vincitore” — chi vince le elezioni ha il diritto di governare senza essere continuamente ostacolato.
Italia: cultura della mediazione, compromesso e del “potere dei piccoli partiti”, con frequenti ostruzionismi, richieste di modifiche, e complessità.
Quindi, in sintesi:
In UK il governo, avendo una solida maggioranza e meno ostacoli istituzionali, può scrivere e far approvare una legge molto velocemente (a volte in settimane).
In Italia, a causa del bicameralismo perfetto, della debolezza dei governi di coalizione, e della complessità procedurale, approvare una legge può richiedere mesi o anni.
Esempio UK: Brexit
Dopo il referendum del 2016, il governo britannico doveva formalmente autorizzare l’uscita dall’Unione Europea.
Theresa May presentò il “European Union (Notification of Withdrawal) Act 2017”.
Il Parlamento approvò la legge in soli due mesi (presentata a gennaio 2017, approvata a marzo 2017).
Nonostante l’enorme portata della decisione (la Brexit!), la procedura legislativa fu rapida: poche letture, alcuni emendamenti, ma il governo spinse e ottenne il risultato in tempi stretti.
Motivo: il governo aveva il controllo della Camera dei Comuni e i Lord non potevano bloccare la legge definitivamente.
Esempio Italia: Riforma del processo civile
La riforma per accelerare i tempi della giustizia civile era una priorità dichiarata da vari governi dal 2008.
Dopo varie proposte, emendamenti, rimpasti di governo, la riforma è stata approvata solo nel 2021, con la ministra Marta Cartabia.
13 anni di tentativi, bozze bloccate, modifiche in commissione, crisi politiche che interrompevano i lavori.
Motivo: governo di coalizione, forte opposizione parlamentare, bicameralismo perfetto che richiedeva approvazioni speculari da Camera e Senato, e tendenza italiana alla frammentazione politica.
La differenza?
In UK, anche su un tema enorme come la Brexit, il governo riesce a muoversi in tempi rapidi.
In Italia, anche su riforme tecniche o su cui tutti teoricamente sono d’accordo (es. giustizia più veloce), i tempi si allungano a dismisura.
Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993 e di formazione dal 2004. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.