L’Orientatore e il Tutor Scolastico: compiti, conoscenze e capacità

L'Orientatore scolastico
L’Orientatore scolastico

Chi è l’orientatore scolastico

L’orientatore scolastico svolge un ruolo essenziale nel sistema educativo, fornendo informazioni e consulenza agli studenti per guidarli nelle loro scelte formative e professionali.

L’orientatore scolastico è un professionista specializzato che collabora con gli studenti, le famiglie e gli insegnanti per aiutare gli studenti a sviluppare una comprensione di sé stessi, a esplorare le opportunità disponibili e a prendere decisioni consapevoli.

In sintesi, possiamo dire che l’orientatore scolastico è una figura specializzata che si occupa di rispondere alle principali necessità orientative degli studenti.

In questo articolo parlerò dei principali compiti, delle conoscenze e delle capacità dell’orientatore scolastico e come il suo lavoro contribuisce al successo educativo e professionale degli studenti.

Per un approfondimento sull’orientamento a scuola vedi il mio articolo Obiettivi e benefici dell’orientamento scolastico.

In Italia, contrariamente a quanto accade in altri Paesi, nelle Linee guida per l’orientamento 2023 la figura che nelle scuole si occupa direttamente dell’orientamento degli studenti è stata chiamata docente tutor, mentre a una figura chiamata orientatore sono stati attribuiti compiti accessori.

In questa parte iniziale dell’articolo parlerò dell’orientatore scolastico riferendomi alla figura che, indipendentemente da come è stato chiamato in Italia, si occupa dell’orientamento degli studenti.

Nell’ultima parte dell’articolo spiegherò in che modo i compiti dell’orientatore scolastico sono stati suddivisi, in Italia, fra due figure.

I bisogni orientativi degli studenti

Il termine bisogni orientativi indica le necessità in ambito orientativo, in questo caso degli studenti. Bisogno orientativo indica, cioè, i più comuni motivi per cui una determinata categorie di persone si rivolgerà a un servizio di orientamento.

Quali sono i bisogni orientativi di studenti e aspiranti studenti? Provo a elencarli:

  • conoscere i contenuti disciplinari (cioè, le materie) e i possibili sbocchi lavorativi dei percorsi di studio che potrebbero scegliere. Devono conoscere inoltre anche una serie di informazioni accessorie, ad esempio requisiti e modalità di ammissione, costo e modalità di frequenza, livelli di difficoltà degli studi etc.
  • conoscere le proprie caratteristiche con riferimento allo studio e alle scelte scolastiche e professionali: materie e ambiti disciplinari preferiti, materie in cui incontrano maggiori difficoltà, interessi professionali
  • operare delle scelte. Nei momenti di passaggio da un ciclo di istruzione a un altro, in particolare dalla scuola media alle medie superiori (la terminologia esatta è dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado) e poi dopo la media superiore (in questo caso le alternative possibili sono non solo la prosecuzione degli studi all’università o nella formazione professionale, ma anche il lavoro) lo studente deve scegliere quale corso di studi futuro frequentare oppure che lavoro svolgere). Operare delle scelte è necessario anche quando si verificano difficoltà in ambito educativo, ad esempio bocciature, abbandoni scolastici, rallentamenti o arresto del percorso di studio all’università.

Altri bisogni non orientativi degli studenti

Ovviamente gli studenti hanno anche altre necessità relative allo studio e alla permanenza a scuola, ad esempio imparare le tecniche di studio, la programmazione delle attività di studio, le modalità di interazione efficaci con i pari e con gli insegnanti, etc.

Nell’età 12-25, gli studenti hanno necessità di imparare anche una serie di abilità relative alla vita adulta, ad esempio come integrare emotività e razionalità, come relazionarsi con l’altro sesso, come partecipare alla vita sociale esterna alla scuola, come evitare problemi con sostanze, velocità, etc.

Questi che ho appena elencato, almeno secondo me, non sono bisogni orientativi e perciò in questo articolo li metto da parte. Per un approfondimento vedi L’orientamento come educazione alla vita.

Il bisogno orientativo dei genitori

Oltre ai bisogni orientativi degli studenti, soprattutto con studenti che frequentano la terza classe della scuola secondaria di primo grado (terza media) va considerato il bisogno orientativo dei genitori.

L’aiuto alla scelta dei propri figli rientra fra i compiti educativi e le responsabilità della famiglia. Alcune famiglie sono indifferenti o felici di delegare in toto al figlio o alla scuola; altri genitori invece vogliono giustamente essere parte in causa. In questi casi l’attività dell’orientatore sarà rivolta anche ai genitori, ad esempio con incontri dedicati o colloqui individuali.

Corso Orientamento scolastico
Corso Orientamento scolastico

I compiti principali dell’orientatore scolastico

Fornire informazioni sulle opportunità educative e professionali

Un compito chiave dell’orientatore scolastico è fornire informazioni approfondite sulle opportunità educative e professionali disponibili per gli studenti.

L’orientatore scolastico si mantiene costantemente aggiornato sulle opportunità di studio alle medie superiori, all’università nella formazione professionale, sulle opportunità di lavoro e sulle tendenze del mercato del lavoro.

Queste informazioni vengono poi condivise con gli studenti attraverso incontri di orientamento con gruppi di studenti e la produzione di materiali informativi su carta e online. L’orientatore scolastico aiuta gli studenti a comprendere i requisiti richiesti e le prospettive delle diverse opzioni e li guida nella ricerca delle informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli.

Aiutare gli studenti ad approfondire abilità e degli interessi

Un’altra responsabilità fondamentale dell’orientatore scolastico è aiutare gli studenti ad approfondire le proprie capacità e aspirazioni.

Questo obiettivo può essere raggiunto con un approccio diagnostico oppure educativo.

L’approccio diagnostico all’orientamento è basato sull’utilizzo di test; in questo caso l’orientatore scolastico, se è uno psicologo, proporrà agli studenti la compilazione di test di interessi come ad esempio il RIASEC (vedi il mio articolo Il test RIASEC per l’orientamento scolastico e professionale) o di test di abilità.

L’approccio educativo all’orientamento è invece basato su esercizi di riflessione guidata e schede di autoanalisi.

Utilizzando strumenti specifici come test, schede e colloqui, l’orientatore scolastico aiuterà così gli studenti a identificare le loro aree di forza, a esplorare possibili percorsi di carriera e a prendere decisioni più informate riguardo alle loro scelte formative.

Aiutare gli studenti a prendere decisioni relative ai percorsi di studio

Un altro degli aspetti centrali del lavoro dell’orientatore scolastico è aiutare gli studenti a prendere decisioni informate nella transizione fra diversi cicli scolastici.

Dopo aver aiutato gli studenti a approfondire le informazioni su percorsi formativi e mondo del lavoro, e sulle proprie capacità e aspirazioni, l’orientatore scolastico aiuta gli studenti a prendere una decisione riguardo al percorso formativo a cui iscriversi.

In questo compito l’orientatore scolastico cerca di evitare i più comuni errori relativi alle scelte scolastiche quali ad esempio l’effetto ancoraggio o l’effetto di conformità sociale (vedi il mio articolo Obiettivi e benefici dell’Orientamento Scolastico) e può usare strumenti che facilitano la presa di decisioni come la bilancia decisionale.

La bilancia decisionale consiste nel far disegnare una bilancia per ognuna delle (poche) opzioni di interesse e, per ciascuna, di scrivere nel piatto sinistro della bilancia i vantaggi e nel piatto destro gli svantaggi della specifica opzione che viene considerata.

E’ possibile anche utilizzare tecniche espressive come ad esempio disegni o immagini (vedi il mio Corso sulle tecniche espressive nell’orientamento).

L’aiuto a prendere decisioni può essere fornito sia in sessioni in piccolo gruppo (rivolti in genere al gruppo classe o a piccoli gruppi di studenti interessati, anche appartenenti a classi diverse) che tramite incontri di consulenza individuale. L’orientatore scolastico aiuto a prendere decisioni anche studenti che desiderano interrompere gli studi o ritengono di aver sbagliato indirizzo di studi.

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La figura dell’orientatore scolastico

L’orientatore scolastico non esiste come figura autosufficiente, non esiste, cioè (o è poco diffusa) la professione dell’orientatore scolastico.

Svolgere orientamento scolastico è una delle attività di altre professioni, ad esempio degli psicologi e degli educatori, oppure degli insegnanti.

In genere, le scuole tendono a assegnare il compito di svolgere orientamento ai propri insegnanti. In rari casi, se nessun insegnante si sente in grado, il singolo istituto può incaricare per l’orientamento dei propri studenti un consulente o una società esterna.

Le conoscenze e le capacità dell’orientatore scolastico

Le conoscenze e le capacità dell’orientatore scolastico dipendono dal tipo di scuola in cui lavora, e dalle attività che deve svolgere, Ad esempio un orientatore scolastico che svolge attività con le classi quinte di un istituto tecnico industriale dovrà conoscere almeno superficialmente le tecniche di ricerca di lavoro.

Le conoscenze dell’orientatore scolastico

L’orientatore scolastico deve conoscere:

  • gli indirizzi e i contenuti disciplinari del proprio istituto. queste conoscenze sono utili se svolge orientamento in entrata e in caso di riorientamento
  • gli indirizzi e i contenuti disciplinari del ciclo di studi successivo a quello della scuola in cui opera (secondarie di secondo grado, università) e della formazione professionale
  • il mondo delle professioni, l’andamento del mercato del lavoro, le tecniche di ricerca di lavoro.

Le capacità dell’orientatore scolastico

L’orientatore scolastico deve essere in grado di:

  • raccogliere informazioni su indirizzi scolastici, mondo delle professioni, mercato del lavoro; produrre materiali che diffondono tali informazioni; diffondere tali informazioni tramite incontri di gruppo sia con studenti che con i loro genitori
  • individuare e coinvolgere nelle attività di orientamento attori del mercato del lavoro e del mondo delle professioni dell’ambito territoriale in cui si trova la scuola
  • utilizzare tecniche, sia in piccolo gruppo che in attività di colloquio individuale, che aiutano gli studenti a migliorare la conoscenza delle proprie capacità e aspirazioni e a prendere decisioni

Il ruolo dell’orientatore scolastico dopo la circolare Valditara

Nel 2023 il Ministro dell’Istruzione Valditara ha diffuso le Linee guida per l’orientamento che danno un nuovo impulso all’orientamento nella scuola. Le linee guida (descritte in dettaglio nel mio articolo Linee guida Orientamento scolastico 2023) prevedono fra le altre cose la presenza in ogni scuola secondaria di primo e secondo grado del docente tutor che si occupa di orientamento e dell’orientatore.

Le funzioni del docente tutor

Secondo le Linee guida, Il docente tutor aiuta ogni studente a mettere a punto il proprio E-portfolio e a fare orientamento a singoli studenti e alle loro famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.

L’E-portfolio è un portfolio digitale che integra il percorso scolastico in un quadro unitario, accompagna ragazzi e famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente all’interno del cammino formativo, ne evidenzia le competenze digitali e le conoscenze e le esperienze acquisite.

Ogni docente tutor seguirà da 30 a 50 studenti.

Le funzioni dell’orientatore

Le Linee guida fanno riferimento a una seconda figura, senza darle un nome. Al punto 10.2. delle linee guida leggiamo che:

10.2 A sostegno dell’orientamento, ogni istituzione scolastica, nell’ambito del proprio quadro organizzativo e finanziario, individua una figura che, nel gestire i dati forniti dal Ministero di cui al punto 10.1, si preoccupi di raffinarli e di integrarli con quelli specifici raccolti nelle differenti realtà economiche territoriali, così da metterli a disposizione dei docenti (in particolare dei docenti tutor), delle famiglie e degli studenti, anche nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. In tale contesto le istituzioni scolastiche favoriscono l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.

E’ solo nella Circolare 958 del 5 aprile 2023 che questa figura viene chiamata orientatore.

E’ previsto un solo orientatore per scuola.

Sulla base delle informazioni al punto 10.2. sembrerebbe che il docente orientatore si occuperà dell’integrazione dei dati  per l’orientamento forniti dal Ministero, aggiungendo quelli relativi al mercato del lavoro locale, mentre il docente tutor si occuperà dell’assistenza diretta (cioè di erogare orientamento) a studenti e famiglie.

La Repubblica spiega così il compito del docente orientatore:

Il docente orientatore dovrà favorire le attività di orientamento per consentire agli studenti di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, le potenzialità e i progetti di vita, “nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario”.

Secondo il sito Orizzontescuola.it:

Tutor e orientatore non sono lo stesso docente. Il Ministero ha risposta alla domanda posta dalle scuole: uno stesso docente può svolgere sia la funzione di tutor che quella di orientatore? In linea generale la risposta è negativa. Pur essendo comune la prima parte della formazione infatti, il ruolo sarà diverso e soprattutto si tratta di due figure che dovranno lavorare in stretta sinergia e supporto.

Un commento alla scelta dei due ruoli

La mia impressione è che al Ministero abbiano fatto un pasticcio. Invece che creare due ruoli, bastava stabilire che, in ogni scuola, uno dei docenti tutor si sarebbe occupato di integrare i dati nazionali relativi a professioni e mercato del lavoro con quelli a livello locale.

Un’altra critica è relativa al nome scelto per la figura che si occupa di erogare le attività di orientamento: avrebbero potuto chiamarla orientatore.  Tutor è un termine inglese che indica Persona, docente che aiuta e guida gli studenti di un corso. Le persone che si occupano di aiutare gli studenti e gli adulti nelle scelte formative e professionali e nell’inserimento lavorativo si chiamano spesso orientatori o consulenti di orientamento.

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

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