La validazione delle proprie esperienze nelle comunità online: vantaggi e rischi

Cos’è la Validazione e Perché è Utile?

Definizione e Contesto

La validazione è il processo psicologico e sociale attraverso cui un individuo cerca (o riceve) riconoscimento, accettazione e conferma delle proprie esperienze, emozioni o opinioni da parte di altri. Nelle comunità di supporto online, come r/rape, questa dinamica assume un ruolo cruciale per le vittime di violenza sessuale, che spesso affrontano vittimizzazione secondaria (secondary victimization) nella vita reale: minimizzazioni, giudizi o mancanza di ascolto da parte di familiari, amici o autorità.

Come si manifesta la ricerca di validazione nelle comunità di supporto online

La ricerca di validazione nelle comunità di supporto online si manifesta attraverso diversi comportamenti e dinamiche sociali, che rispondono al bisogno umano di essere riconosciuti, compresi e accettati dagli altri, specialmente in momenti di difficoltà o sofferenza.

Modalità di manifestazione

  • Condivisione di esperienze personali: Gli utenti raccontano le proprie storie, spesso molto intime o dolorose, nella speranza di ricevere risposte empatiche e supporto dagli altri membri della comunità. Questa condivisione è spesso accompagnata da richieste implicite o esplicite di comprensione e accettazione3.

  • Richiesta di opinioni e rassicurazioni: Le persone possono chiedere direttamente agli altri se ciò che hanno vissuto o provato sia “normale”, giustificato o comprensibile, cercando conferme che le loro emozioni e reazioni siano legittime e condivise da altri35.

  • Ricerca di storie simili: Gli utenti tendono a cercare e leggere le esperienze di altri che hanno vissuto situazioni analoghe, per sentirsi meno soli e trovare conferma che non sono gli unici ad aver provato certe emozioni o ad aver affrontato determinati problemi3.

  • Risposta ai commenti di supporto: Quando ricevono messaggi di empatia, comprensione o incoraggiamento, spesso rispondono ringraziando e sottolineando quanto sia stato importante per loro sentirsi ascoltati e creduti. Questo rafforza il senso di appartenenza e la percezione di essere validati5.

  • Partecipazione attiva nelle discussioni: Gli utenti che si sentono validati tendono a partecipare più attivamente, offrendo a loro volta supporto e validazione agli altri membri, creando così un circolo virtuoso di riconoscimento reciproco6.

Aspetti psicologici

Il bisogno di validazione nasce spesso da esperienze di mancato riconoscimento emotivo nella vita reale, che possono generare insicurezza e una costante ricerca di approvazione esterna3. Nelle comunità online, la validazione si esprime attraverso risposte non giudicanti, empatiche e di accettazione, che aiutano la persona a sentirsi compresa e meno isolata5.

“La validazione può essere concepita come l’esplicita comunicazione della logicità e comprensibilità del comportamento… alla luce del contesto in cui avviene. In tal senso, la validazione implica un atteggiamento non giudicante ed è uno dei pilastri dell’accettazione.”5

Effetti della validazione

Quando la ricerca di validazione viene soddisfatta:

  • Si riduce il senso di isolamento e solitudine.
  • Si rafforza la fiducia in sé stessi e negli altri.
  • Si favorisce la ripresa emotiva e la crescita personale.
  • Si crea un ambiente di supporto reciproco, fondamentale soprattutto per chi ha vissuto esperienze traumatiche o stigmatizzanti35.

In sintesi, la ricerca di validazione nelle comunità di supporto online si manifesta principalmente attraverso la condivisione di esperienze, la richiesta di rassicurazioni, la ricerca di storie simili e la risposta positiva ai messaggi di supporto, generando un clima di accettazione e riconoscimento reciproco che può avere effetti molto benefici sul benessere psicologico dei partecipanti.

Rischi associati alla ricerca di validazione in contesti digitali

La ricerca di validazione nelle comunità online e sui social network comporta diversi rischi, sia di natura psicologica che legati alla sicurezza digitale e alla privacy.

Principali rischi:

  • Esposizione a cyberbullismo e giudizi negativi: Cercare conferme e approvazione può esporre le persone a commenti offensivi, critiche o attacchi personali, con conseguenze negative sul benessere psicologico7.

  • Dipendenza da approvazione esterna: La necessità costante di ricevere like, commenti positivi o conferme può portare a una dipendenza psicologica dall’approvazione altrui, riducendo l’autostima e la capacità di autoregolazione emotiva10.

  • Manipolazione e disinformazione: Nei contesti digitali, la validazione può essere ottenuta anche tramite la diffusione di informazioni false o distorte, alimentando fenomeni di disinformazione e polarizzazione3.

  • Perdita di privacy e sicurezza dei dati: Condividere dettagli personali nella speranza di ottenere validazione espone al rischio di furto di dati, phishing, sextortion e altri attacchi informatici17.

  • Rischio di vittimizzazione secondaria: In particolare nelle comunità di supporto, la ricerca di validazione può portare a ricevere risposte scettiche, giudicanti o minimizzanti, aggravando il trauma e il senso di isolamento.

  • Effetti sulla salute mentale: L’esposizione continua a feedback negativi o la mancata ricezione di validazione può aumentare ansia, stress e senso di inadeguatezza, soprattutto tra i più giovani10.

In sintesi, la ricerca di validazione digitale può offrire supporto, ma espone anche a rischi concreti per la salute psicologica, la privacy e la sicurezza personale. È fondamentale essere consapevoli di questi rischi e adottare comportamenti prudenti nella condivisione online.

Ricerca di validazione e conformismo sociale

Attraverso diversi meccanismi sociali e psicologici ricerca di validazione nelle comunità di supporto online può portare le persone a provare emozioni imposte dagli altri o ad allinearsi a punti di vista che non sono propri, come descritto negli articoli

Quando una persona condivide la propria esperienza in cerca di comprensione e sostegno, può sentirsi spinta ad adattare il proprio racconto, le proprie emozioni o le proprie opinioni alle aspettative implicite o esplicite del gruppo. Questo accade perché la validazione sociale – ovvero il riconoscimento e l’accettazione da parte degli altri – diventa un bisogno centrale, soprattutto dopo aver subito esperienze di isolamento o giudizio negativo nella vita offline.

In questi contesti digitali, il desiderio di essere accolti e creduti può indurre:

  • Conformismo emotivo: Le persone possono iniziare a esprimere emozioni che sono maggiormente approvate o riconosciute dalla comunità, anche se non rispecchiano pienamente il proprio sentire autentico. Ad esempio, si può enfatizzare la rabbia o la tristezza se queste emozioni vengono maggiormente validate dal gruppo, oppure si può minimizzare la propria confusione o ambivalenza se percepite come non accettate.

  • Allineamento ai punti di vista dominanti: Per evitare il rischio di essere esclusi o non supportati, gli utenti possono adottare posizioni, giudizi o interpretazioni che riflettono il pensiero prevalente nella comunità, anche quando questi non corrispondono alle proprie convinzioni personali. Questo processo può portare a una perdita di autenticità e a una difficoltà nel riconoscere e difendere la propria prospettiva individuale.

  • Interiorizzazione di narrazioni esterne: Nel tentativo di ricevere validazione, le persone possono interiorizzare spiegazioni, etichette o interpretazioni che vengono offerte dagli altri, anche se inizialmente non le sentivano proprie. Questo può portare a una ridefinizione della propria esperienza sulla base di criteri esterni, piuttosto che su una riflessione personale.

I due articoli sottolineano che, se da un lato la validazione può essere uno strumento potente di supporto e guarigione, dall’altro può anche favorire processi di omologazione emotiva e cognitiva, dove il bisogno di appartenenza e accettazione prevale sull’espressione autentica di sé. In questi casi, il sostegno della comunità rischia di trasformarsi in una pressione, più o meno esplicita, a “sentire” o “pensare” in un certo modo, contribuendo così a una forma di vittimizzazione secondaria meno visibile ma comunque dannosa12.

In sintesi, la ricerca di validazione online può portare le persone a provare emozioni o ad adottare punti di vista che non sono realmente i propri, pur di ottenere accettazione e sostegno, con il rischio di perdere il contatto con la propria autenticità e di subire nuove forme di pressione sociale.

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista.  Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.