Europass Curriculum Vitae CV Europeo: adesso piace a tutti

L’origine e le evoluzioni del CV Europass

Nel 2002 la Commissione Europea ha lanciato una proposta per un modello standard di curriculum vitae a livello europeo. Al momento il modello, ribattezzato Europass Curriculum Vitae è reperibile all’indirizzo internet https://europa.eu/europass/it

L’esistenza di un formato standard da far usare a tutti i candidati porta il vantaggio di poter confrontare facilmente i CV (perché hanno tutti la stessa impostazione) e inoltre assicura che non ci siano dati mancanti. Per questo motivo il CV europeo è sempre stato richiesto per la selezione dei corsisti in agenzie formative e nei concorsi pubblici.

Il formato del CV europeo ha conosciuto varie evoluzioni. L’ultimo aggiornamento è avvenuto nel 2021.

Da un punto di vista grafico/strutturale il modello Europass precedente all’attuale:

  • 1. utilizzava per la scrittura dei dati solo i 2/3 (in verticale) della pagina
  • 2. riportava un dato anagrafico (ad esempio nome e cognome, telefono, email, cittadinanza, sesso) per riga
  • 3. Suggeriva di dare indicazioni riguardo alle proprie capacità e competenze di natura sociale, organizzativa, informatica, artistica, e di altro tipo, ma senza fornirne un elenco. Il risultato era che la maggior parte delle persone indicava sempre le stesse competenze (ad esempio: capacità di lavorare in gruppo) che suonavano così scontate e poco credibili.

Qui vediamo un esempio del vecchio formato

 

Il vecchio modello non piaceva ai selezionatori perché la disposizione dei dati su 2/3 della pagina produceva, in persone con molte esperienze, CV di svariate pagine, perciò lunghi da leggere, mentre i selezionatori preferiscono formati sintetici perché ogni giorno  possono dover esaminare centinaia di CV.

Il modello attuale invece:

  • premette di scegliere se collocare i dati su tutta la pagina o solo sui 2/3. Il modello coi dati sui 2/3 è ancora utile per persone che hanno poche esperienze
  • la grafica è stata decisamente migliorata, è possibile scegliere fra 4 colori diversi
  • esiste un elenco di competenze fra cui scegliere, anche se la scelta non è agevole
  • purtroppo, adesso non esiste più un modello in word su cui riportare i propri dati; il CV europeo ultima versione può essere compilato solo sul sito della Commissione europea.

Qui  vediamo un esempio del nuovo formato, sia nella versione a 2/3

che nella versione a pagine piena

Il nuovo formato piace a tutti, con l’unica eccezione dei candidati che non possiedono o non sanno usare un pc.

Difficoltà col CV europeo

Un problema dl CV europeo è che i dati vanno scritti in ordine cronologico, e il formato cronologico non è adatto per persone che hanno periodi di non lavoro (il CV mostra dei vuoti che non fanno una buona impressione ai selezionatori). In questo caso è consigliabile usare il formato del CV funzionale (o per competenze): si indicano le mansioni svolte ma senza riportare le date.

Un altro problema è che la data di nascita vien collocata obbligatoriamente all’inizio; per chi ha un’età fuori dall’intervallo preferito dai selezionatori sarebbe meglio che la data di nascita fosse omessa oppure collocata in fondo alla pagina, in modo da evitare l’effetto aureola.

Non solo CV europeo

Oltre al CV europeo, esistono anche altri modelli che è possibile utilizzare. AD esempio ci sono modelli di CV con un buon livello di editing fra i modelli del programma di videoscrittura word.

E c’è una grande varietà di modelli di CV, in genere con un’ottima grafica, sul ssito canva.com. Qui vediamo uno delle decine di modelli di canva.com

La perdita di importanza del CV su file e carta

E’ possibile utilizzare il CV in varie modalità, ad esempio possiamo inviare un file col nostro CV via mail. Questa modalità di utilizzo del CV si è molto ridotta, fondamentalmente per due motivi:

  • la grande diffusione di LinkedIn. LinkedIn è un enorme database di CV online, sui cui i selezionatori possono fare ricerche per parole chiave e scaricare in formato pdf. Io stesso, quando le persone si iscrivono ai miei corsi, non chiedo più il CV, vado a vedere il profilo LinkedIn, e eventualmente lo scarico in PDF
  • l’utilizzo della pagina ‘lavora con noi’ nei siti di molte imprese e di tutte le agenzie per il lavoro e i motori di ricerca di offerte di lavoro online. I candidati sono invitati a riportare i propri dati in un form online che alimenta un database, su cui è possibile fare ricerche mirate.

Informazioni sul Master.

Quando insegnare la compilazione del CV europeo

Che consigli dare ai nostri utenti durante le attività di orientamento? Dal momento che il curriculum in formato Europass viene comunque richiesto, è opportuno che i nostri utenti imparino a utilizzare sia il formato Europass che altri formati eventualmente più adatti a loro, con l’avvertenza, in questi casi, di inviare il curriculum in formato Europass solo quando espressamente richiesto.

Con persone che hanno percorsi formativi o professionali frammentati o sono da tempo senza lavoro è meglio un curriculum organizzato secondo un modello funzionale, oppure semplicemente inserire i dati relativi al proprio percorso formativo e professionale nel messaggio di accompagnamento al CV. Poiché la forma più diffusa di curriculum è quella cronologica (qualunque sia il modello utilizzato) il ricorso a un curriculum organizzato in maniera funzionale o il non inviare un curriculum quando espressamente richiesto può creare diffidenza nel datore di lavoro.

In sintesi, l’idea di un CV standard, e di uno standard a livello europeo è senz’altro lodevole. E’ però difficile individuare una formula unica che vada bene per tutti gli utilizzatori, perché il curriculum (al pari di un cappello, un paio d’occhiali, etc.) deve avere forme diverse a seconda di chi lo utilizza.

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Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

 

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